Comunità forense e Residenza sanitaria psichiatrica per l’esecuzione delle misure di sicurezza
Il CePac è un’ importante comunità di riferimento per soggetti maggiorenni autori di reato, affetti da patologia psichiatrica e sufficientemente stabilizzati dal punto di vista psicopatologico. Con la sua organizzazione, il CePac si configura come:
Centro di riferimento per Servizio Psichiatrico Forense
A seguito della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, sono state identificate le REMS, per la gestione dei soggetti autori di reato affetti da disturbi mentali. Al loro interno è garantito un servizio psichiatrico-forense volto alla valutazione, diagnosi e profilazione del soggetto in libertà vigilata attraverso mirati interventi psicoterapeutici.
Comunità forense per la cura di persone psichiatriche autori di reato
Il CePac è una struttura residenziale idonea per l’applicazione della libertà vigilata “residenziale” (art.228. CP), ovvero per gli arresti domiciliari in luogo di cura (art.284 cpp) per soggetti maggiorenni di sesso maschile autori di reato affetti da patologie psichiatriche e sufficientemente stabilizzati dal punto di vista psicopatologico. Garantisce competenze di analisi e approfondimento clinico personologico degli ospiti allo scopo di definire adeguatamente il profilo giuridico forense.
Perché scegliere il CePac come residenza sanitaria psichiatrica e comunità forense
Perché scegliere il CePac come residenza
sanitaria psichiatrica e comunità forense
Servizio
mensa
Servizio
lavanderia
Assistenza nell’igiene
e cura della persona
Attività di
ri-socializzazione
Attività ricreative proposte
Gli ospiti hanno la possibilità di svolgere numerose attività che mirano a promuovere il loro benessere psico-sociale e le loro relazioni interpersonali. Presso il CePAC possono partecipare a iniziative di tipo culturale, espressive, formative, come la lettura di quotidiani, riviste, libri, ascolto della musica, visione di film.
Come richiedere l’accesso al CePAC
La richiesta di inserimento in CePAC viene inoltrata dal magistrato o dal DSM competente territorialmente, previa ordinanza del Magistrato, all’attenzione del Responsabile Legale della Struttura.